Traduzione federica lauda

"La miglior cosa che non avrai mai" di Efraim Medina Reyes

E' uscito per Ronzani Editore il romanzo con le nuove avventure di Rep il protagonista di "C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo" con la traduzione della nostra diplomata Federica Lauda

Le parole della traduttrice

Ci racconti la tua esperienza di traduttrice?

"Sono convinta che certe cose nella vita non accadono per caso. Erano i primi anni del 2000 quando mia sorella mi regalò C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo, dell’autore colombiano Efraim Medina Reyes. Un romanzo irrequieto, irriverente, fuori dagli schemi, come ero, e sono, anche io.
Anni dopo, quando quel libro era ormai sedimentato in qualche angolo remoto della mia memoria, la vita ha deciso di tessere un nuovo filo da quella matassa intricata fatta di percorsi, incontri e circostanze, restituendomi quella storia sotto una nuova forma. Sì, perché La miglior cosa che non avrai mai è il sequel di quel romanzo che mi aveva scosso profondamente da ragazzina. Tradurlo è stato molto di più che una sfida professionale. Direi quasi la chiusura di un cerchio e, allo stesso tempo, un segno propizio per l’avvio della mia carriera da traduttrice letteraria. È stato anche un viaggio nell’anima della parola scritta, un’immersione totale nelle sfumature dell’espressività. Mi ha spinto a mettere da parte la mia visione delle cose per abbracciare quella dell’autore – o meglio, quella del personaggio a cui ha dato vita – per scoprire che, per molti aspetti, le prospettive coincidevano. Dar voce a Rep – il protagonista – è stato naturale, quasi inevitabile. Le sue inquietudini erano le mie. Conoscevo bene la sua rabbia, la vita di strada, quel senso di inadeguatezza che ti schiaccia e ti rende difficile stare al mondo. Mi sono rivista nella sua passione per il rock, nel suo vagabondare emotivo, nel suo parlare senza filtri. Ho amato tradurre le parti più crude, più politicamente scorrette, più dolorose. Trasformare le sue parole nelle mie è stato uno sfogo, un atto liberatorio. Una specie di catarsi, che mi ha lasciato un po’ svuotata quando ho messo il punto finale.
Ma non è davvero la fine. Le vicende di Rep proseguiranno: pare che un terzo capitolo sia già in cantiere per chiudere la trilogia iniziata nel 2002 con C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo. E io spero con tutto il cuore di essere ancora la sua voce italiana".