Il 3 di marzo prendono il via gli Incontri Ribelli dell'Instituto Cervantes di Milano organizzati dal gruppo #MujeresCervantes. Il tema di quest'anno sarà Donne in rete. Reti di donne. La proposta, iniziata l’anno scorso con i primi Encuentros rebeldes, segue due direzioni principali: la lingua e la cultura.
La Civica Altiero Spinelli ha collaborato alla realizzazione della rassegna coinvolgendo alcuni studenti che realizzeranno l'interpretazione da e verso lo spagnolo.
Giovedì 3 marzo ore 18.00
Femminismo italiano in rete - Esplorando l'attivismo sociale
Vera Gheno, sociolinguista, traduttrice dall’ungherese e divulgatrice
Sono numerosi su IG, TikTok, Twitter e Facebook i profili di femministe (e in misura minore femministi) di lingua italiana: di che cosa parlano? Che tipo di femminismo portano avanti? Come agiscono? Quali sono le finalità del loro lavoro? Ma soprattutto: è in qualche modo generativo fare attivismo sui social, o è una mera questione performativa?
Giovedì 10 marzo ore 18.00
Raccontarci e renderci conto - Azione e comunicazione delle femministe collegate
Guiomar Rovira, ricercatrice e professoressa universitaria messicana e catalana
La comunicazione in rete e l’uso di hashtags all’interno dell’onda femminista globale hanno una funzione pedagogica e documentale che conferisce all’esperienza di raccontare e ascoltare un ruolo chiave per l’azione. Dalla campagna #Metoo che ha cercato di rompere il silenzio fino al registro dei casi di femminicidio mediante #NiUnaMas o #NiUnaMenos, sommare è conferire singolarità e simultaneamente documentare l’evidenza numerica della violenza.
Giovedì 31 marzo ore 18.00
Pilar Albarracín - La magia di adottare tutte le forme
Presentano María José Magaña, manager culturale e Angela Maderna, storica dell’arte, critica e redattrice
Pilar Albarracín è una delle artiste più significative della scena contemporanea spagnola. L’interessante traiettoria di quest’artista è incentrata sull’analisi delle narrative dominanti e specificamente sugli stereotipi che rappresentano l’identità culturale spagnola, partendo dalla andalusa, attraverso un’emozionale e sovversiva immersione nell’antropologia del quotidiano.