Concerto finale del seminario di musica medievale Musica di autori anonimi nel Codex Reina curato da Claudia Caffagni a Villa Simonetta
Dolce lo mio drudo - Composizioni anonime nel Codex Reina
Il concerto conclude il seminario tenuto da Claudia Caffagni presso Villa Simonetta, sede della Civica Scuola di Musica, dedicato al repertorio autografo contenuto nel codice cartaceo noto come Codex Reina.
Il
Codex Reina prende il nome da un “Signor Reina” di Milano che ne fu
proprietario fino al 1834, quando il codice fu acquistato da Auguste
Bottée de Toulmon, bibliotecario del Conservatorio di Parigi, per
passare alla sua morte nel 1850 alla Biblioteca Nazionale (Nouvelles
Acquisitions Françaises, 6771). Si tratta di un corposo codice cartaceo
copiato probabilmente a Padova in due fasi: una prima che risale agli
anni 1400-1410 (fascicoli I-II) e una seconda agli anni 1430-1440
(fascicolo III). Il primo fascicolo (ff. 1-46, 47v-52v) contiene
repertorio italiano della metà del Trecento in notazione italiana. Il
secondo fascicolo (ff. 46v-47, 53-85v) tramanda opere prevalentemente
francesi della seconda metà del Trecento e due composizioni strumentali,
probabilmente per tastiera (ff. 85-85v). Il terzo fascicolo (ff. 89v
-119) ospita composizioni francesi accanto a una italiana, risalenti
alla prima metà del Quattrocento.
La notazione di queste due ultime
sezioni del codice è mensurale nera su righi neri o rossi di sei linee
con note rosse o nere dealbate con significato di coloratura. Dei 220
brani, 98 sono anonimi e quasi tutti in unicum. È proprio la mancanza di
fonti parallele che impedisce oggi di conoscere gli autori di queste
composizioni vista la quasi totale assenza, specie nei primi due
fascicoli, di indicazione dei relativi nomi.
Il programma include
una scelta di brani di diverse forme (ballata, madrigale, rondeau,
virelai e ballade) tratti da tutti e tre i fascicoli del codice,
nell’intento di mettere a confronto stili poetico-musicali di diversa
provenienza (Italia, Francia e area Fiamminga) e di presentare un saggio
del repertorio evidentemente in uso in area veneta agli albori del
Quattrocento.
I fascicolo
Dolce lo mio drudo, ballata, fol. 29v (n. 62)
Fa se 'l bon servo soto al bon signore, madrigale, fol. 40 (n. 84)
Che pensi di me far, dona, che vidi, ballata, fol. 31v (n. 66)
Non è vertù, che cortesia non passy, madrigale, fol. 43v (n. 87)
Avendo me falchon tanto seguito, madrigale, fol. 30 (n. 63)
Po' che veder non posso la mie donna, ballata, fol. 51v (n. 104)
O graciossa petra margarita, ballata, fol. 50v (n. 101)
II fascicolo
Bonté de corps en armes esprouvée, ballade, fol. 55_3vv (n. 110)
D'anguiseus cuer doy gemir, ballade, fol. 61_3vv (n. 126)
[Soit tart], tempre maint [ou] soir, virelai, fol. 63v (n. 131)
Dame vailans de prijs et de valoir / Amis, de tant que vous avés desyr / Certainement puet on bien affirmer, ballade fol. 53v (n. 107)
III fascicolo
Il a loingtamps que j'ay une choysie, rondeau, fol. 93v-94 (n. 190)
Or sus amans, veulliés vous resveillier, rondeau, fol. 90v-91 (n. 187)
Resioisons! et se prenons liesse, rondeau, fol. 117v-118 (n. 219)
Contre le temps et la sason jolye / Hé! mari, mari! vous soiiés [h]onni, virelai, fol. 57_3vv (n. 115)
Ensemble di Musica Medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado di Milano
Daniela Beltraminelli, voce
Paola Bonora, traversa
Caterina Chiarcos, voce
Kairi Kosk, voce
Iris Fistarollo, viella
Serena Leonardi, viella
Jung Min Kim, voce, liuto medievale
Stefano Maffioletti, voce, organo portativo
Jonatas Monteiro, voce
Luca Tarantino, voce, liuto medievale
Claudia Caffagni, liuto e direzione
In collaborazione con Fondazione Ugo e Olga Levi onlus