Mottetti, Ballades, Rondeaux e Virelais
Concerto 11 maggio 2019
Sala della Balla, Castello Sforzesco, Milano
Ensemble di musica medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
diretto da Claudia Caffagni
A conclusione del seminario tenuto da Claudia Caffagni presso la Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Il progetto si avvale della collaborazione della Fondazione Ugo e Olga Levi Onlus di Venezia.
Programma
Victima laudum paschalis / Victimis in paschalibus laudes / Victime paschali - mottetto (f. 59)
Qui ses fais - ballade (f. 99)
Je prens plaisir en une dame - ballade (f. 104v)
Pour haut et liement chanter ballade (f. 104v)
Tres gente pure et nete fleur de lis - ballade (f. 137v)
Si dulcement/[N]ulz vrais - Ballade (f. 127-127v)
Dignum summo patri / Dulciter Hymnus - mottetto (f. 90v-91)
Tant est douce la morsure - rondeau (f. 146)
Puis que sans vous - rondeau (f. 149)
Quant je compris - ballade (f. 106v)
Gemma florens militie / Hec est dies - mottetto (f. 65v-66)
S’espoir ne fust vers moi si gracïeus - virelai (f. 146v)
Je la rimire,la belle rondeau
Tousjours servir je veuil la douce fleur - rondeau (f. 158v)
Magni patris / Ovent Cyprus Palestina - mottetto (74v-75)
Ensemble di musica medievale della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado
Daia Anwander, viella, voce
Irene Aramburo, voce
Marco Barbon, voce
Daniela Beltraminelli, voce, viella
Laia Blasco López, voce, liuto
Caterina Chiarcos, voce
Albert Coll Monroy, voce
Ninon Dusollier, flauto
Nao Kirihata, flauto
Stefano Maffioletti, voce, organo portativo
Eugenio Milanese, viella, voce
Anna Chiara Mugnai, voce
Timothy Nastasi, traversa, voce
Dario Pisasale, liuto
Elisabetta Vanni, voce
Claudia Caffagni, direzione, voce, liuto
Il Programma
Il programma è dedicato al repertorio contenuto nel codice pergamenaceo noto come “franco-cipriota”. L’origine e la storia del manoscritto, che contiene un vastissimo patrimonio musicale in unicum e adespota, è tuttora avvolto da molti dubbi che hanno dato origine a diverse ipotesi. Conservato alla Biblioteca Nazionale di Torino [I-Tn MS J.II.9], fu probabilmente redatto a Cipro presso la corte di Giano II di Lusignano negli anni 1414-1420 e poi presumibilmente portato a Chambéry nel 1434 come bene facente parte della dote di Anna di Cipro, figlia di Giano, andata in sposa a Ludovico di Savoia. Il codice conserva musiche della corte reale di Giano di Lusignano (regno: 1398-1432) e Carlotta di Borbone (regno: 1411-1422), sposata in seconde nozze dopo aver ripudiato Anglesia Visconti, figlia di Bernabò Visconti e Beatrice della Scala. È probabile che il repertorio sia stato composto -su commissione di Carlotta di Borbone- da autori francesi che vennero a Cipro nel 1411 al seguito di Carlotta. La silloge (ff. 29-158v) contiene la più ampia collezione di composizioni (ballade, rondeau, virelai) in lingua francese del XV secolo nello stile dell’ars subtilior, mottetti politestuali in latino, oltre a frammenti di una delle più antiche messe polifoniche su cantus firmus, composta al di fuori delle isole britanniche e copiata successivamente (ff. 139v-141v), dopo che il manoscritto giunse in Savoia con Anna di Cipro.
Queste caratteristiche, e la straordinaria ricchezza di contributi musicali (299), conferiscono al codice un’importanza fondamentale per la comprensione della musica del primo Quattrocento in stile francese. Il programma include 15 composizioni scelte tra i quattro generi non liturgici.