Sara Urban


Si diploma nel 2006 come attrice alla Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano (oggi Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi). Nel 2007 si laurea con lode in Lettere Moderne all’Università degli Studi di Milano con una tesi in Storia della drammaturgia su Stefano Pirandello e nel 2013 consegue il dottorato di ricerca in Storia del Teatro e dello Spettacolo con una tesi di ricerca sulla prassi artistica di Adelaide Ristori all’Università degli Studi di Padova. Come attrice ha lavorato a spettacoli di Renato Sarti, Lorenzo Loris, Marco Di Stefano, Mimmo Sorrentino, Tiziana Bergamaschi, Alessia Gennari, Carlotta Origoni.
Ha collaborato con autrici come Chiara Boscaro, Maddalena Mazzocut-Mis, Giulia Valsecchi, Maria Rosa Panté. Numerose sono le repliche dei monologhi NO. Storia di Franca Viola di C. Boscaro (regia A. Gennari, produzione lattOria e Fondazione Piacenza e Vigevano, co produzione Teatro della Cooperativa, 2015) e La passione dei numeri. Storia di N matematiche di Maria Rosa Panté (regia C. Daffara, Festival Teatro e Scienza Torino, PACTA Milano, 2019) Ha all’attivo svariate collaborazioni con musicisti e ha lavorato con il maestro Azio Corghi. È tra le attrici della performance di Giosetta Fioroni La spia ottica in mostra a Fondazione Prada nel 2017. All’attività attorale affianca quella di autrice. Nel 2022 lavora con Andrea Porcheddu alla drammaturgia di Lady Macbeth. Una suite per Adelaide Ristori (con Elisabetta Pozzi, regia di Davide Livermore, Teatro Nazionale di Genova). Nel 2022 con Elisa Denti scrive e interpreta Iside e le altre, un progetto di Istituto per la Storia Contemporanea e la Resistenza di Biella e Vercelli. Del 2023 sono le collaborazioni con l’Università degli Studi di Torino e con il Festival Teatro e Scienza di Torino per la nascita di spettacoli dedicati alle STEM e a biografie di scienziate, intitolati rispettivamente Metamorfosi. Storie di farfalle, bruchi e scienziate e Grace’s Anatomy. Una donna che conta. Da alcuni anni il suo lavoro attorale e autorale si concentra infatti intorno alle figure femminili, con un particolare interesse per il valore civile del teatro e l’impegno per le questioni di genere.

Come formatrice teatrale lavora alla creazione e conduzione di progetti educativi e laboratori formativi rivolti a diverse fasce di età. Tra gli altri: per la Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” è docente di teatro nell’ambito del progetto “Porte Aperte al Teatro” rivolto alla Scuola secondaria inferiore; lavora con gruppi di adolescenti presso la Scuola di Teatro e Metodi Attivi Scarpanò di Vigevano e in progetti Fondazione Cariplo LaivIn; per la Fondazione Mission Bambini di Milano si occupa di interventi teatrali volti all’empowerment e al contenimento della dispersione scolastica. Numerose sono inoltre le collaborazioni con istituzioni scolastiche finalizzate alla ricerca e alla sperimentazione di un’integrazione fra teatro e scuola, fra didattica tradizionale e metodologie teatrali: tra i numerosi interventi, coordina dal 2017 al 2023 la Sperimentazione Sezione Teatrale per l’associazione culturale LaRibalta presso Convitto Nazionale Carlo Alberto di Novara.

Si interessa poi in particolare all’uso della voce e all’insegnamento delle tecniche vocali, sia con finalità teatrale che in contesti in cui sia richiesta una specifica ed efficace performance vocale. Frequenta seminari di vocalità con metodologia Modai – Sviluppo e Formazione in Fisiologia Applicata alla Prestazione Artistica (2019) e seminari tenuti da Margarete Assmuth sul metodo vocale Linklater (dal 2020 a oggi), docente con la quale studia poi anche individualmente. Dal 2022 per approfondire ulteriormente la propria formazione pedagogica segue le classi di Margarete Assmuth, materia voce, presso il Corso Accademico di I livello in Recitazione alla Civica Scuola di Teatro “Paolo Grassi” di Milano. Conduce laboratori di voce presso scuole di teatro e di lettura a voce alta presso librerie e biblioteche. Conduce moduli sulla vocalità per la compagnia Rumore d’Ali Teatro della Casa Circondariale di Vigevano.

All’attività di pratica teatrale, affianca un lavoro di divulgazione e studio della storia del teatro e dello spettacolo, collaborando con svariate realtà culturali e con istituzioni universitarie.