Marco Bechis, alla Civica Altiero Spinelli all'interno del percorso di specializzazione in Traduzione audiovisiva, ha lavorato ad un progetto di audiodescrizione del suo film Garage Olimpo, insieme a un gruppo di studentesse diplomate nel 2020. L'obiettivo era la resa accessibile dell'opera filmica del regista anche da parte delle persone con delle difficoltà.
Questo progetto rappresenta una novità assoluta nel panorama della Traduzione audiovisiva perché, per la prima volta, il processo di audiodescrizione è stato condotto non solo dal punto di vista del tecnico esperto del linguaggio cinematografico ma anche dando voce all'artista creatore dell'opera.
Foto ©Stephanie Cornfield
L'intervista
Cosa insegna?
Linguaggi cinematografici.
Ci parli del suo corso: quali sono gli obiettivi?
Scoprire come si raccontano le storie con immagini e suoni, partendo dalla sintassi cinematografica.
Si sta concludendo il progetto di audiodescrizione del suo film Garage Olimpo condotto all'interno del suo corso con un gruppo di studentesse.
Come le immagini possono essere tradotte in parole? Come si è svolto il lavoro in classe?
E’ stato un percorso sperimentale, ho chiesto alle studentesse di non ascoltare le audiodescrizioni standard esplorando così la recondita potenza delle immagini che non diminuiscono la loro potenza anche quando descritte da parole ed immaginate da chi non può vederle.
Marco Bechis, scrittore, regista e docente. Come veste il ruolo dell'insegnante?
Prima di tutto a vent’anni ero un maestro elementare, l’insegnamento è nel mio dna. L’insegnamento e’ anche apprendimento, i lavori collettivi che scelgo ogni anno non sono mai stati percorsi prima neanche da me.
Quale messaggio vuole trasmettere ai suoi studenti?
Credere in se stessi.
Marco Bechis
Regista, sceneggiatore e produttore, i suoi film sono conosciuti a livello internazionale. Nato a Santiago del Cile, da madre cilena di origine svizzero - francese e padre italiano. Cresciuto tra San Paolo e Buenos Aires, il 19 aprile 1977, a vent’anni, viene sequestrato e detenuto in un carcere clandestino chiamato Club Atletico. Espulso dall’Argentina per motivi politici, approda a Milano nello stesso anno. Ha trascorso lunghi periodi a New York, Los Angeles e Parigi. Diversi i suoi interessi prima del cinema: maestro elementare a Buenos Aires (1975 - 77), fotografo polaroid e video-artista a New York (1978-80). Nel 1981 frequenta la scuola di cinema "Albedo" di Milano. Nel 1982, realizza a Milano Desaparecidos, dove sono?, video-installazione su un campo di concentramento argentino, da cui, diversi anni dopo, trae il film Garage Olimpo. I suoi film hanno vinto 22 premi internazionali.