Direttore dal 1994 al 1998 e docente di traduzione tedesca dal 1981 al 2000 alla Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, oggi Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli, lo ricordiamo con le parole di Ernesto Franco suo amico e collega:
“Da questa mattina Enrico Ganni non c’è più. Tante cose se ne volano via con Enrico, tante cose che facevano la differenza: la cortesia di umanità opposta a quella di convenzione, la discrezione che si prende cura del prossimo opposta a quella che se ne disinteressa completamente, l’ironia che salva opposta a quella che ferisce. Abbiamo vissuto e lavorato a lungo insieme, abbiamo addirittura convissuto nei primi tempi einaudiani, e guardato fiorire gli amori… Enrico faceva parte di quelle rare persone che solo con la loro presenza sono capaci di trasmettere più equilibrio al gruppo in cui lavorano e conversano.”
(Per Enrico di Ernesto Franco, Giulio Einaudi Editore)
Fu la sua competenza e professionalità a permettere la traduzione di molte opere di Enzensberger, di Walter Benjamin, Sigmund Freud, Goethe, Thomas Mann, Franz Kafka, Bertolt Brecht, Eckermann.
Enrico Ganni
Enrico Ganni, nasce a Milano ma presto si trasferisce a Francoforte sul Meno, dove frequenta la scuola elementare e il liceo. Rientrato in Italia, si laurea con Roberto Fertonani, germanista per la Arnoldo Mondadori Editore, che lo introduce alla revisione delle traduzioni e poi direttamente alle traduzioni di autori di lingua tedesca per la casa editrice milanese negli anni ottanta.
Tra il 1981 al 2000 è direttore e docente di traduzione tedesca presso la Scuola Superiore per Interpreti e Traduttori, oggi Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli. E’ lettore presso l'Istituto di Germanistica all'Università di Milano e insegnante di lingua tedesca presso il Goethe-Institut della città lombarda. All'inizio degli anni Novanta collabora con Feltrinelli.
Dal 1995 lavora come editor per la narrativa straniera presso Einaudi Editore. Traduce per questa casa editrice molte opere di Enzensberger, di Walter Benjamin, Sigmund Freud, Thomas Mann, Franz Kafka, Bertolt Brecht, Eckermann.