Dotwords è un LSP società Benefit con sede a Milano che si occupa di servizi linguistici, traduzioni e localizzazioni da e verso qualsiasi lingua con cui la Civica Altiero Spinelli collabora da diversi anni in uno scambio reciproco di conoscenze e competenze attraverso la realizzazione di stage ed esperienze formative tanto che molti traduttori o Project Manager di Dotwords sono stati nostri studenti.
Quali sono gli obiettivi di Dotwords? In che cosa consiste la collaborazione tra Dotwords e Civica Scuola Altiero Spinelli?
"Siamo molto legati al nostro territorio pur avendo una mentalità internazionale che ci permette di importare le novità tecnologiche e le conoscenze più evolute per creare valore nella nostra comunità di riferimento: persone, aziende, stakeholder.
Utilizziamo tecnologie di ultima generazione per rendere efficiente il flusso di lavoro e garantire la massima qualità possibile. Nel 2014 abbiamo importato un brevetto americano per la sottotitolazione: con questo strumento ci siamo posizionati nel mercato di riferimento con un profilo innovativo, competitivo e di valore offrendo soluzioni accessibili e in grado di supportare i processi di internazionalizzazione delle aziende.
Siamo diventati società Benefit grazie allo sviluppo di alcuni progetti speciali con ricadute di beneficio comune in grado di abbattere le barriere linguistiche della comunicazione e alla trasparenza dell’approccio aziendale nei confronti degli aspetti economici e di offerta dei servizi.
Uno degli obiettivi costituitivi è investire sui giovani talenti e offrire delle occasioni formative e professionalizzanti presso la sede di Milano per poter svolgere stage e tirocini in affiancamento alle risorse senior per comprendere i diversi aspetti del nostro lavoro.
La collaborazione con la Civica Scuola Interpreti e Traduttori Altiero Spinelli è ormai storica e molti degli studenti che sono passati tra i suoi banchi sono oggi traduttori o Project Manager di Dotwords.
Il trasferimento di conoscenze è sempre stato bilaterale. I giovani traduttori si avvicinano all’azienda con una solida preparazione accademica e in Dotwords acquisiscono le competenze per imparare a gestire i progetti e utilizzare in modo efficace i CAT tools e gli strumenti tecnologici a supporto delle traduzioni e delle sottotitolazioni.
Durante l’ultimo Open Day della Scuola, il nostro senior PM, Luca Pesenti, ha raccontato il suo lavoro in Dotwords agli aspiranti studenti e le competenze essenziali per una/un laureanda/o che si affaccia al mondo del lavoro".
Gli stage: la parola agli studenti
Abbiamo raccolto le testimonianze di alcune studentesse che hanno avuto l'occasione di svolgere l'esperienza di stage presso Dotwords: Ilaria Consonni e Federica Lauda.
Che corso hai frequentato e cosa fai oggi?
Ilaria: "Mi sono diplomata in Traduzione, percorso audiovisivo, presso la Scuola Civica Altiero Spinelli. Dopo lo stage svolto presso Dotwords, ho deciso di diventare traduttrice freelance nel settore audiovisivo".
Federica: "Sono una persona molto volenterosa, attratta dalle cose nuove e dal cambiamento. Infatti, a 32 anni – dopo aver lavorato per cinque anni nel mondo della comunicazione – ho deciso di stravolgere il mio percorso e tornare a studiare Traduzione, riprendendo quella che è sempre stata una mia passione: le lingue straniere".
Com'era articolato il tuo stage in Dotwords? Che attività hai svolto?
Ilaria: "Ho svolto il mio stage da novembre 2021 a marzo 2022. Ho svolto per lo più attività di captioning, sottotitolazione di video e traduzione/revisione di testi. Il lavoro, tuttavia, era molto vario. Questo mi ha permesso di esplorare sul campo più aspetti del settore, dalla gestione, all’aspetto più tecnico-linguistico".
Federica: "Ho effettuato lo stage in Project Management sotto la guida di Luca, PM Senior. Ho svolto principalmente tre mansioni: revisione delle traduzioni, sottotitolazione e traduzione di brevi testi, per lo più annunci commerciali".
Cosa porti con te da questa esperienza?
Ilaria: "Porto con me una visione più consapevole di come funziona il flusso di lavoro in un’agenzia di traduzione. La ritengo una esperienza importante perché mi ha permesso di comprendere meglio come approcciarmi alle agenzie e ai clienti, il che è parte fondamentale del mio lavoro".
Federica: "Questa esperienza è stata utile per capire come funziona un’agenzia di traduzione, chi sono i clienti, che tipo di lavori si svolgono. Ho avuto modo di capire come funziona l’intero procedimento e che, oltre alla traduzione in sé, il lavoro comprende molte altre fasi, altrettanto importanti per la buona riuscita di un progetto. È stato anche molto utile imparare a lavorare con Trados e con altri programmi di traduzione automatica e sottotitolazione, skills che potranno tornarmi utili in futuro".
Com'è cambiata la tua visione della professione del traduttore? E quali sono, secondo te, le abilità richieste all'interno di un mercato in continua evoluzione e con le nuove possibilità offerte dalla rete e dalla tecnologia?
Ilaria: "Mi sono resa conto di quanto importante sia la continua formazione al fine di rimanere aggiornati. Questa è una professione, al contrario di quel che spesso si pensa, è in continuo movimento. Cambiamenti derivanti dalle nuove tecnologie, soprattutto in ambito audiovisivo dove il supporto di software e piattaforme di sottotitolazione è molto importante, diventano alleati per la qualità del prodotto finale. Per questo motivo, curiosità e dinamicità sono fattori basilari per il settore della traduzione".
Federica: "Questo stage mi ha dato modo di capire ancora più chiaramente cosa vuol dire fare il traduttore di mestiere. Poiché si utilizzano molteplici programmi, è fondamentale avere dimestichezza con la tecnologia. Essere abili nell’utilizzo del computer permette di aumentare la produttività e l’efficienza, e aiuta a sviluppare capacità logiche da applicare in tutti gli ambiti della vita quotidiana. Altra cosa essenziale per un traduttore – che sia un traduttore professionale, letterario o audiovisivo – è tenersi sempre al passo con i tempi, avere un’ottima cultura generale ed essere attento alle questioni che riguardano il linguaggio".
Che progetti hai per il futuro?
Ilaria: "Vorrei continuare il mio percorso come traduttrice, poi chissà! Incrocio le dita".
Federica: "Dopo la laurea vorrei dedicarmi alla traduzione da libera professionista. Ambisco ad essere una traduttrice versatile, ma con un focus sulla traduzione letteraria e saggistica. Vorrei poter lavorare per case editrici importanti e magari, dopo aver maturato un bel po’ di esperienza, utilizzare le mie competenze per formare i traduttori del futuro".